domenica 6 settembre 2009

Fiat 2300 S Coupè




Fu presentata in anteprima come prototipo nel 1960 al Salone di Torino. L’anno successivo entrò in produzione fino al 1968. Guardandola a prima vista non sembrerebbe una Fiat, la sua linea è molto particolare, come lo sono le prestazioni, le rifiniture. La storia ci insegna che il motore fu ideato da Aurelio Lampredi (durante le sue diverse presenze in Ferrari aveva progettato molti motori prestazionali).

In Ferrari, assieme a Lampredi avevano lavorato anche Vittorio Jano, Carlo Chiti, Mauro Forghieri e tanti altri. Il “Drake” – per raggiungere i suoi ambiziosi traguardi - si era avvalso della collaborazione dei migliori progettisti dell’epoca. Si vede a vista d’occhio che la qualità è proprio differente, rispetto ai consueti canoni della Fiat (ndr) che ha sempre, da decenni, elaborato una specifica predisposizione e competenza per le auto utilitarie di grande successo e diffusione. La Carrozzeria fu progettata dalla Ghia, un tempo indipendente, oggi fa parte del Gruppo Ford. Anche la forma esterna, specialmente nel posteriore da l’idea di somigliare molto ad una Ferrari. Il suo motore non era altro che quello della Fiat 1300 / 1500 originariamente a 4 cilindri con aggiunti altri 2 facendo scaturire una maggiore pastosità delle prestazioni e una normale maggiore potenza specifica. Per il prezzo esorbitante – sempre riferito all’epoca – la Fiat 2300 era diventata l’auto dei manager, dei direttori d’azienda, degli attori, di persone molto facoltose che potevano permettersi un simile gioiello. Anche i costi di gestione erano molto elevati, aveva un certo consumo, ma sapeva regalare emozioni (scusate il bisticcio) davvero emozionanti. Era il periodo in cui si cantava “andavo a cento all’ora”.

Oggi la 2300 rappresenta un’icona, pochi gli esemplari rimasti in circolazione, alcuni modelli sono oramai espatriati, li ritroviamo molti in Germania, alcuni in Giappone, altri nel nord America. Un perfetto esemplare – a Km 0 – si trova al Centro Storico Fiat, dove fa bella mostra, assieme a tante altre splendide vetture Fiat ed all’unico esemplare del Mefistofele con un potente motore – tremate – di 21.706 di cilindrata, una potenza di 320 CV a 1800 giri/minuto che nel 1924, raggiunse in Francia un Record di velocità pari a 234,980 Km/h.

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